EMERGENZA CORONAVIRUS

Di fronte alla drammatica situazione con la quale tutta l'Italia e il mondo intero si sta confrontando, pur consapevoli della grave situazione emergenziale, abbiamo provveduto, in accordo con altre Associazioni e Comitati, ad inoltrare richiesta agli Assessori alla Sanità di tutte le Regioni italiane per assicurare anche ai pazienti affetti da malattie ambientali gli stessi Livelli di Assistenza offerti a qualsiasi cittadino, utilizzando strumenti come i protocolli di accesso alle strutture ospedaliere per malati da Sensibilità Chimica Multipla, MCS.
A tal fine è stato reso disponibile anche il Consenso Italiano sulla MCS che traccia utili linee guida per gli operatori sanitari. 

 


il 18 marzo 2020 è arrivata la prima risposta (nello specifico dall'Area Rete Ospedaliera della Regione Lazio). Desideriamo ringraziare gli assessorati che, nonostante l'emergenza in cui viviamo si stanno comunque interessando e ci informano che, anche se non possono garantire protocolli di accoglienza specifici per malati ambientali, è fondamentale che i pazienti siano avvisati che, all'atto del ricovero manifestino subito la propria patologia per mettere i medici nelle condizioni di fornire le cure nelle migliori condizioni possibili.

 

Abbiamo voluto in tal modo quindi ricordare che ogni cittadino Italiano ha diritto alle cure dei sanitari e che per ciascuno di essi si ha il dovere morale ed etico di mettere in campo le risorse, le tecnologie, gli ausili e quant’altro, per salvare più vite umane  possibili.  Con l'umiltà necessaria in questo momento così delicato, ricordiamo che l’impegno delle Associazioni e dei Comitati non ha inizio certamente da adesso, ma procede da diversi anni e che con immutato impegno sono stati portati avanti tavoli di lavoro aperti in diverse regioni, le audizioni a cui hanno partecipato e i due DDL presenti al Senato che sono  in via di discussione.